Il punto della situazione sul futuro del nostro Ospedale a pochi giorni dalle decisioni finali….io mi comporterei così!

 

Sulle nostre richieste essenziali di funzioni e servizi – reiterate anche nel corso della massiccia mobilitazione popolare di sabato scorso ad Ancona –  per l’Ospedale di Cingoli:

1)      MANTENIMENTO P.P.I. (Pronto Soccorso) con un medico e personale infermieristico h.24 (casi della signora che recentemente si è salvata ricorrendo al nostro Pronto soccorso per una situazione critica che però non appariva ai suoi familiari tale da chiamare il 118….o del bambino di 5 anni in crisi respiratoria: il PPI può garantire la rapidità esecutiva, essenziale per la tutela della nostra salute!)

2)      MANTENIMENTO di alcuni posti letto per acuti di MEDICINA e POTENZIAMENTO  DEL P.P.I. con almeno 2/3 p.l. O.B.I.  (osservazione breve e intensiva pazienti per acuti max.72 h.)

3)      MANTENIMENTO FUNZIONE DIAGNOSTICA PER IMMAGINI e POTENZIAMENTO ATTUALI AMBULATORI E SERVIZI andando così incontro alla necessità di ridurre le liste d’attesa del territorio…

Abbiamo ottenuto per ora solo il mantenimento del P.P.I. come per tutte le altre Case della Salute e come giustamente voluto dall’Assessore alla Sanità Mezzolani e dal Governatore Spacca con una marcia indietro parziale…ma non ci può bastare!!!

Vogliamo essere trattati come Amandola e Pergola  in cui, se pur “tagliati”, sono rimasti attivi con la riforma socio-sanitaria proposta rispettivamente 23 e 28 p.l. per acuti! Cingoli (uno dei pochi ospedali “a norma” e antisismico nella Regione!) non ha le medesime condizioni di viabilità precaria e disagiata (soprattutto nel rigido periodo invernale) e di evidenti difficoltà geografiche di Pergola ed Amandola o addirittura e certamente ben peggiori?

A Cingoli non si sostituisce l’infusore rotto della TAC a Cingoli, ormai da più di 5 mesi, a fronte di un costo di soli 1.500 Euro…perché in realtà non si vuol pagare qualche Euro di reperibilità, trasferta o straordinario all’anestesista necessario per fare le TAC con il mezzo di contrasto…con tutti i disagi che comporta e nonostante la disponibilità encomiabile dei medici e dei tecnici della radiologia (come di tutti gli altri servizi) della struttura cingolana!

Avere la Tac senza mezzo di contrasto è come avere una macchina senza benzina…

–          e pensare che ci si può permettere di spendere, nella nostra stessa Area Vasta 2, ben 3 Milioni di Euro per la palazzina ASUR di Fabriano …

…che i poli minori hanno tassi di occupazione e di servizio più alti rispetto ai centri più grandi……(e anche la revisione della spesa pubblica imposta dallo stato prevede “l’invarianza dei servizi ai cittadini”!)

…che l’ASUR non ha problemi a mantenere i suoi elevati costi di gestione:

Es. 2 Milioni di Euro per consulenze esterne (oltre ai già elevati costi della DIRIGENZA)…

SE NON AVREMO RISPOSTE CERTE E CHIARE SULLE  NECESSITA’ RICHIESTE, CHE STANNO ALLA BASE DEL RICONOSCIMENTO DELLA “MONTANITA’” DA PARTE DELLA REGIONE DEL NOSTRO NOSOCOMIO (in cui non ci sono sprechi!) COME LO E’ STATO DA SEMPRE DAL 1997, sarà opportuno valutare la presentazione di esposti alla magistratura penale per interruzione di pubblico servizio o omissioni di atti d’ufficio o altre fattispecie di reato dei dirigenti e direttori amministrativi, che sono sottoposti a precipui principi di legalità e responsabilità anche di natura penale:

–            per il mancato rispetto dell’art. 1 comma 400 Legge Stabilità 2013 (proroga contratti precari della P.A. fino al 31.07.2013) e del parametro del 70% del turn over del personale venuto a cessare tra medici, infermieri e O.s.s. nel 2012 e in questi primi mesi del 2013 nell’Ospedale di Cingoli, anche se il parametro non è ancora quantificato per l’anno in corso: diversi contratti sono scaduti il 30.11.2012 (4 di cui 3 infermieri – 2 di Medicina e 1 di Lungodegenza e un Oss della Lungodegenza); i contratti di altri Oss presso la DPA sono in parte scaduti, uno in particolare il 6 Aprile u.s. e un altro scadrà il 31.05.2013; non è avvenuta la sostituzione, senza soluzione di continuità del Dott. Andrea Giovagnoli, che dall’inizio dell’anno ha preso servizio presso un’altra struttura ospedaliera e il cui contratto sarebbe dovuto scadere il 15.06.2013, ecc.

–          la disparità di trattamento con Pergola e Amandola che “mantengono anche funzioni per acuti, in funzione della collocazione geografica, della viabilità, della organizzazione interna…”

–          gli “sprechi” a fronte di disservizi dei 2 Ospedali aperti a Jesi, della Tac a Cingoli inutilizzata a regime da oltre 5 mesi, dei provvedimenti di accorpamento dei reparti Lungodegenza-Medicina che dovevano essere provvisori fino al 1^ ottobre 2012, ecc.

e una class action contro la Regione per la penalizzazione del “nucleo irriducibile” del diritto fondamentale alla salute dei cittadini (sent. Corte Cost. n. 509/2000), oltre ad una segnalazione alla Corte dei Conti, per i presunti danni erariali e perché il risparmio nella sanità non si ottiene con tagli lineari dei posti letto per acuti, ma piuttosto con la ricerca della qualità ovunque nel territorio regionale, nei grandi e nei piccoli Ospedali: per questi ultimi, bisogna,  poi ed in particolare per Cingoli, contestare “i dati sull’efficienza e l’operatività della struttura sanitaria”, che sono stati sottoposti alla Giunta Regionale dalle strutture amministrative di competenza…Prima di togliere servizi e posti letto ci dovrebbero dare la certezza che tutte le economie possibili siano state realizzate: ad es. la centrale unica degli acquisti visto che ora solo il 30% degli acquisti si fanno tramite la centrale e gli altri sono sganciati dalla certezza del prezzo di mercato migliore; piuttosto che spendere decine di milioni per l’ASUR unica che produce solo costi (v. sopra il discorso delle consulenze esterne) sarebbe più economico ed efficiente avere le 5 Aree Vaste con personalità giuridica e la possibilità di decidere come spendere: non ha senso mantenerle con direttori e dirigenti che costano assai ma che non hanno autonomia!!!

Cingoli, lì 30.04.2013

                                                                                                                Giorgio Giorgi